Streaming: Messe,Preghiere e Pastorale corrono sulla rete, Un anno insieme
12 APRILE 2020 / 12 APRILE 2021
"UNITA' PASTORALE FUORI PORTA SAN BORTOLO 2.0"
Dalla Settimana Santa
Celebrazioni e riti in streaming
All’inizio della pandemia, lo scorso febbraio, a seguito delle varie restrizioni ci fu l’impossibilità di partecipare in presenza alla Santa Messa.
In quell’emergenza, accanto al forte senso di responsabilità per arginare il proliferare del Covid-19, nella Chiesa si fece da subito strada la consapevolezza che i fedeli non potevano essere lasciati soli.
Da subito i nostri Parroci si prodigarono per far arrivare alle comunità un pensiero legato al Tempo di Quaresima, poi nelle Solennità i video messaggi delle benedizioni domenicali fino a Pasqua dove grazie al materiale presente in Parrocchia e al prezioso contributo della Compagnia “E. Zuccato” che ha fornito diversa attrezzatura, siamo riusciti a tra- smettere le Celebrazioni dalla Chiesa di Polegge per tutte le Comunità dell’Unità Pastorale.
Non una celebrazione qualsiasi, ma che si potesse dare un senso di continuità, di una Chiesa locale con i suoi volti, accorciando almeno idealmente il distanziamento sociale.
Coinvolgendo chi partecipa frequentemente ma anche chi si è allontanato.
Gli anziani e gli infermi hanno potuto rivedere e partecipare nuovamente alla vita comunitaria. Sono arrivati in Parrocchia molti messaggi di
persone commosse dal poter vivere questo tempo di preghiera dalla propria casa ma uniti assieme grazie alla Tecnologia.
Vista la riuscita dell’iniziativa, i nostri sacerdoti hanno deciso di proseguire questa esperienza tra- smettendo in streaming anche le domeniche successive e gli appuntamenti mariani del Mese di Maggio.
Dopo diverse prove e molti tentativi, siamo riusciti a mantenere viva anche la tradizionale chiusura del Mese di Maggio da Santa Maria Etiopissa, molto sentita come Festa nella Parrocchia di Polegge.
Un altro appuntamento che verrà riproposto, quando sarà possibile, è quello delle Reliquie Ritrovate simboli e testimonianze da valorizzare, trasmesso solo in diretta nei giorni precedenti alla Festa di Tutti i Santi.
A fronte di tutto ciò emerge la necessità, per migliorare e rendere questi eventi ancora più apprezzabili da chi li segue da casa, un investi- mento economico.
Va ricordato che tutto questo è stato possibile realizzarlo grazie ai Parroci che hanno creduto in questa iniziativa, i volontari che hanno reso possibile i vari eventi, ai lettori, organisti e chi ha preparato l’ambiente rendendolo accogliente.
il messaggio di papa Francesco per la
Giornata mondiale delle Comunicazioni 2019:
“L’uso del social web è complementare all’incontro in carne e ossa, che vive attraverso il corpo, il cuore, gli occhi, lo sguardo, il respiro dell’altro.
Se la rete è usata come prolungamento o come attesa di tale incontro, allora non tradisce se stessa e rimane una risorsa per la comunione.
Se una famiglia usa la rete per essere più collegata, per poi incontrarsi a tavola e guardarsi negli occhi, allora è una risorsa.
Se una comunità ecclesiale coordina la propria attività attraverso la rete, per poi celebrare l’Eucaristia insieme, allora è una risorsa.
Se la rete è occasione per avvicinarmi a storie ed esperienze di bellezza o di sofferenza fisicamente lontane da me, per pregare insieme e insieme cercare il bene nella riscoperta di ciò che ci unisce, allora è una risorsa”.
Se vissuta in questo modo sicuramente il bagaglio di esperienza acquisita può portare molto frutto.
«Il Papa ha detto che Internet può contribuire a far crescere relazioni di maggiore solidarietà. Questa solidarietà è un dono di Dio. Se una volta la comunicazione era una pura trasmissione di un contenuto, oggi si comunica condividendo un messaggio. Nel momento in cui non siamo chiamati solo a trasmettere il Vangelo ma a condividerlo all’interno delle reti delle nostre relazioni, comprendiamo come la modalità di trasmissione del Vangelo oggi più adeguata è la testimonianza».
La Rete non è uno strumento, ma un «ambiente» nel quale noi viviamo. Forse anche qualcosa di più, un vero e proprio «tessuto connettivo» della nostra esperienza della realtà.
Il concetto chiave non è più la «presenza» in Rete, ma la «connessione»: se si è presenti ma non connessi, si è «soli». Si entra in Rete per sperimentare o incrementare una qualche forma di «prossimità», di vicinanza.
Tuttavia restano aperti molti interrogativi. La Chiesa infatti non è semplicemente una rete di relazioni immanenti, né è concepibile come un progetto enciclopedico frutto dello sforzo di uomini di buona volontà.
La Chiesa ha sempre un principio e un fondamento «esterno» e non è riducibile a un modello sociologico. L’appartenenza alla Chiesa è data da un fondamento esterno perché è Cristo che, per mezzo dello Spirito, unisce a sé intimamente i suoi fedeli.
La Chiesa insomma è un «dono» e non un «prodotto» della comunicazione. E questa prospettiva aiuta a comprendere come la stessa società civile non è un «prodotto». L’«appartenenza» (ecclesiale, civile…) non è il prodotto della comunicazione.
I passi dell’iniziazione cristiana non possono risolversi in una sorta di «procedura di accesso» ( login ) all’informazione, forse anche sulla base di un «contratto», che permette anche una rapida disconnessione ( log off ).
Il radicamento in una comunità non è una sorta di «installazione» ( set up ) di un programma ( software ) in una macchina ( hardware ), che si può dunque facilmente anche «disinstallare» ( uninstall ).
L'Incontro deve essere vissuto in Presenza e
in Comunione quand'è possibile,
La Rete ci aiuta a restare Connessi.